Il re illuso

19/09/2015


In un paese lontano c'era un Re, il cui regno si estendeva a vista d'occhio e per raggiungere i quattro angoli erano necessari giorni e giorni con un buon cavallo.


Ogni anno i sudditi delle varie contee portavano doni al Re. Era un giorno bellissimo.

Ed ecco sfilare i primi carri della Contea di mezzo, che contenevano diamanti dallo splendore indescrivibile.

Poi quelli della Contea a sud, pieni di oro e monili preziosi.

Arrivarono quelli della Contea di oriente con pietre preziose colorate di ogni genere.

Il Re esprimeva mano a mano le proprie congratulazioni e fiducia ai propri cittadini.

Per ultimi ed in ritardo arrivarono centro carri trasportati da cento buoi, dalle Contee del Nord.

Il Re già indispettito per il ritardo, fece controllare cosa mai contenessero carri così grandi. Con sua sorpresa vide che contenevano una terra grassa e scura.

Senza nemmeno chiederne le ragioni fece chiudere in carcere tutti i contadini che erano a fianco dei buoi, senza controllare cosa portassero nelle strane bisacce che portavano al collo. I carri furono coperti ed abbandonati in un grande campo.

Chiusa la festa ognuno tornò alle proprie terre.


Non passarono due anni che si verificò una grande carestia. I terreni del regno non producevano più grano a sufficienza. Cominciò a scarseggiare il pane e i sudditi cominciavano a protestare.

Allora il Re per tenerli buoni cominciò a regalare gioielli e la gente per un po' sembrava felice, ma si accorse subito che nessuno accettava oro o pietre preziose in cambio del pane.

La fame aumentava. Le proteste anche. Cosa fare? 

La disperazione era grande.
 
Il re illuso
Ma un giorno a Re venne un dubbio. Si ricordò dei contadini del nord che aveva chiuso in carcere e li mandò a chiamare.

Questi umilmente raccontarono che un loro agronomo aveva previsto che i terreni troppo sfruttati avrebbero ridotto la produzione, anche a causa di piogge acide dovute all'inquinamento, ed allora avevano portato della terra fertile insieme a nuove sementi, molto più resistenti.

Il Re si vergognò di non averli ascoltati subito e fece spandere subito la terra e i semi, che attecchirono velocemente e produssero un grano in grande abbondanza.


Il Regno era salvo. 

Fu allora che molta gente cominciò a capire il valore delle cose, ricordando che, spesso, ciò a cui diamo maggiore importanza è pura illusione.

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