La storia di Giacomo, adolescente in apparenza normale, ma incappa in guai criminali, dopo l'incontro con un professore qualcosa cambia in lui.
Qualcosa doveva cambiare... Forse non c’è via di scampo dal proprio passato.
Il nostro habitat naturale era la strada, le case popolari, la metropolitana, i parchetti.
Non avevamo altre speranze di farcela se non quella di reinventarsi.
Davide Trezzi nasce nel dicembre del duemila. Vive in una cascina nella campagna bergamasca. Conclusi gli studi agrari decide di affidarsi alla scrittura per raccontare e interagire, ma soprattutto esplorare.
Nel 2019 inizia la stesura de “I Lividi della felicità”, conclusa gli inizi del 2021.
Il libro racconta la storia di Giacomo, un adolescente in apparenza normale, ma che vive in un appartamento fatiscente insieme alla madre e al fratellino dopo che il padre si è allontanato da casa. Giacomo comincia a frequentare la periferia milanese e la compagnia di Via
Petrarca, con la quale incappa in guai criminali. È innamorato, scrive poesie, fuma marijuana e beve con gli amici, ma il vuoto lo perseguita.
Finché, casualmente, incontra Pietro, professore di letteratura alle prese con la malattia della moglie Laila e un alcolismo dormiente destinato a risvegliarsi, e grazie a quell’incontro, qualcosa cambia.